Per i test ci siamo appoggiati al sito JonnyGURU, poiché non avendo a disposizione una strumentazione adatta per testare tale alimentatore, ci sembrava poco significativo fare un semplice test di stabilità dei voltaggi con una comune piattaforma di test. I test si suddividono in cinque prove nelle quasi si cerca di stressare l’alimentatore con un carico crescente fino ad arrivare al 100% e in due prove, denominate Cross Load, CL1, CL2 che analizzano il comportamento del PSU con un basso assorbimento sulle linee +3.3V, +5V contemporaneamente ad un alto assorbimento sulla +12V, e viceversa.

Come si può vedere dalla tabella sovrastante, i test sono effettuati ad una temperatura d’esercizio di 20°C/22°C. In queste condizioni, la massima temperatura rilevata in full load in uscita dall’alimentatore è stata 41°C.
Come si può notare l’alimentatore ha un’efficienza superiore all’80% nelle prime quattro prove, mentre nella 5°, con un carico di 1101 W si arriva al 79%. Nei test CL1 e CL2 l’alimentatore dimostra un’efficienza superiore all’80% solo nel secondo caso. Si può dire che nelle 5 prove il Seventeam possiede un’efficienza complessiva dell’82% e del 79.5% nel Cross Load. Poiché l’efficienza in alcuni casi scende sotto all’80%, questo alimentatore non è riuscito ad ottenere l’ambita certificazione 80plus.

In quest’altra tabella notiamo invece gli stessi test effettuati ad una temperatura d’esercizio più alta che parte dai 31°C in idle fino ad arrivare ai 57°C in full load. La massima temperatura registrata in questo caso è stata 79°C.
L’alimentatore ha risentito di quest’aumento delle temperature anche se non in modo rilevante. Su 5 prove 2 volte è sceso sotto all’80% di efficienza mentre nel Cross Load 1 è sceso al 73%. Complessivamente il Seventeam dimostra un’efficienza dell’80.8% e del 78% nel Cross Load con una differenza rispettivamente del -1.2% e -1.5%.

In questi grafici, ottenuti con un oscilloscopio digitale, è possibile analizzare  il comportamento delle varie linee +3.3V, +5V e +12V nelle varie prove.
Le linee +3.3V e +5V rimangono sostanzialmente stabili in tutte le prove, mentre la +12V presente nelle evidenti oscillazioni in full-load e nella prova CL2, dovute ad un cattivo filtraggio del ripple generato dalla sezione di switching. Ciò sta a significare che l’alimentatore al 100% del suo carico non riesce a mantenere un’uscita pulita sulle linee +12V, cosa che però non si verifica in modo evidente con carichi di lavoro inferiori.