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Terzo Roundup ventole: 120, 140 e 150mm - Analisi strutturale di una ventola

Indice articoli


 

Analisi strutturale di una ventola

 

In questo capitolo analizzeremo brevemente le varie componenti di una ventola. Procediamo:

 

SPESSORE: la gran parte delle ventole attualmente esistenti sono spesse 25mm. Questa dimensione è diventata ormai uno standard di produzione, per via del buon compromesso offerto tra compatibilità, potenza e rumorosità complessiva. Ovviamente però esistono esigenze particolari che hanno portato alla creazione di modelli dallo spessore differente, che appunto è importante in determinate tipologia di applicazioni, industriali, consumer o server. Ad esempio il famoso marchio Scythe si è sempre contraddistinto dall’aver immesso in commercio modelli particolarmente validi pur avendo uno spessore molto ridotto pari a 10mm; questa tipologia è utile per dissipatori low profile, dove le dimensioni sono più importanti delle prestazioni complessive. Oltre a questa tipologia è importante far notare che esistono in commercio modelli con uno spessore di 38mm (ad esempio i famosi modelli della Delta Electronics) soluzioni del genere sono però orientate solitamente ad utilizzi estremi, dove il rumore non è un problema e dove l’unico obbiettivo è il raggiungimento delle massime prestazioni possibili.

 

SPESSORE1  SPESSORE2  

 

DIAMETRO: sebbene siano presenti dei convogliatori, un diametro maggiore permette di aumentare il valore di CFM e diminuire l’emissione sonora in dB(A). Lo standard di utilizzo delle ventole per i cabinet, nel corso della loro evoluzione, si è spostato da 60/80 a 120mm, ed ultimamente si cominciano ad intravedere modelli aventi ventole da 140mm alloggiati nella parte posteriore e superiore. Per i cabinet sono presenti anche ventole di aerazione con diametri molto elevati, talvolta di 230mm, mentre per i dissipatori al massimo si è arrivati a 150mm. Per i dissipatori delle VGA, in commercio ci sono modelli che supportano fino a 4 ventole da 120mm, ma comunque i diametri sono generalmente nell’ordine dei 60-80mm.

 

DIAMETRO1  DIAMETRO2

 

PALE: il numero delle pale di una ventola è un buon indice, generalmente, dei CFM, in quanto ad un maggiore  numero di pale, corrisponde una portata maggiore a parità di spessore e diametro, però non è sempre così ed esistono delle eccezioni dovute al design delle pale. Le pale possono essere contraddistinte da particolari motivi funzionali proprietari,ad esempio è interessante notare la serie AKASA VIPER, che si è contraddistinta per una struttura delle pale particolare, che ha permesso un grande incremento dei CFM complessivi. C’è anche da far presente la tipologia delle pale a turbina, differente da quelle comuni a pala; le prime sono state utilizzate fin dagli albori della dissipazione termica delle componenti High-Tech, ma per i dissipatori si è optato pian piano per la seconda tipologia. Ad ogni modo oggi analizzeremo solo quest’ultima, quindi chiudiamo qui la parentesi.

 

PALE1  PALE2

 

MOTORE: il motore è la componente fondamentale per la rotazione della ventola stessa. È una delle parti determinanti per quanto riguarda la validità ed il successo di una ventola. I motivi sono principalmente tre: presenza di ticking (fenomeno presente nella Scythe Ultra Kaze 3000rpm che rende una ventola molto fastidiosa a causa di un ticchettio permanente dovuto alla rotazione del motore), vita della ventola (Main Time Between Failure, MTBF) ed anche RPM teorici possibili, quindi anche la gestione PWM della ventola stessa. Esistono molti tipi  di bearing e quindi è anche importante tenere d’occhio il valore in MTBF ovvero la vita media operativa di una ventola; precisiamo che il bearing fa riferimento alla tipologia di interazione tra l’asse centrale, in rotazione, ed il motore. In merito al ticking l’unica certezza è la prova sul campo, solitamente imputabile a difetti di progettazione del singolo sample, ed è più frequente con modelli aventi un motore non particolarmente stabile. Nel corso degli anni è stato possibile implementare anche la funzionalità PWM ovvero “Pulse Width Modulation”, ovvero una regolazione della velocità della ventola in funzione del carico di lavoro della CPU, permettendo di abbassare la rumorosità quando sil PC è in IDLE. C’è anche da far presente un fattore, molto importante nel caso dell’utilizzo di radiatori: la dimensione del motore stesso. Molte ventole, ad esempio le SilenX iExtrema, presentano un diametro del motore molto contenuto, e ciò comporterà un aumento dei CFM a causa di una maggiore lunghezza delle pale, inoltre le pale pescheranno aria anche nella loro parte più interna, quella prossima al rotore della ventola. Posteriormente al motore infatti si genera un cono d’ombra, di ventilazione, ciò impedisce un adeguata ventilazione di parte delle alette, che causano una perdita di efficienza dissipante. Una soluzione a questo problema è l’utilizzo di convogliatori dedicati, come appunto nelle soluzioni a liquido, che permettono di convogliare il flusso d’aria in modo quasi uniforme, seguendo il moto rotazionale dell’aria derivante dalla rotazione del motore. Stiamo discutendo se effettuare misurazioni di questa natura su radiatori quindi, qualora decidessimo in senso positivo, state certi che sarete aggiornati.

 

MOTORE1  MOTORE2

 

FEATURES: ogni modello presenta delle features particolari, ad esempio basti pensare alle Noctua ovvero a delle ventole con un elevatissimo know-how. Non si può generalizzare ma in molti casi si è visto che sono i motivi funzionali delle pale ad essere diversificati, oltre alla presenza di colorazioni particolari tramite Led di illuminazione (statici o selezionabili come nella bellissima serie Enermax Vegas) oppure alla presenza di colorazioni intrinseche UV-Reactive come per quanto riguarda le Nanoxia.

 

GESTIONE DEI FLUSSI: anche la gestione dei flussi d’aria è di fondamentale importanza perché incide direttamente sulla pressione statica, e quindi su quel parametro che permette di aumentare la resa dissipante della ventola stessa. Una ventola con elevata pressione statica è adatta ad essere montata su dissipatori/radiatori più o meno spessi, con tutte le conseguenze del caso.

 

Abbiamo deciso di comparare i dati di targa delle ventole di modo che abbiate un’idea complessiva delle caratteristiche tecniche, affinché il tutto sia di più facile comprensione. Sono riportati i valori della rumorosità in dB, i valori del CFM e molti altri parametri determinanti, tra cui la vita media in MTBF. In merito alla rumorosità, vogliamo precisare che la scala in dB è di natura logaritmica, quindi non è non lineare. Ogni 3 dB emessi c’è un raddoppio del rumore prodotto dall’unità. Tra 20 dB e 29 dB c’è una differenza molto elevata, perlomeno a parità di ventola. Ora analizzeremo alcune delle marche più interessanti in commercio, buona lettura!

NB: riportiamo la tabella interattiva dei colori che verrà utilizzata nel corso dell’articolo:

http://users.libero.it/luclep/itaint.htm

 

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