Accelero HYBRID: analisi strutturale
L’Accelero Hybrid appartiene ad una nuova linea produttiva è per questo motivo non si può paragonare direttamente ai precedenti modelli Arctic Cooling. L’Accelero Hybrid non è infatti di produzione Arctic Coolin ma sfrutta una licenza Asetek, applicata per la prima volta ad un dissipatore per schede video. L’Hybrid comunque presenta una struttura identica all’Antec Kühler 620, ovvero un set di tubazioni della migliore tipologia in commercio, un radiatore del formato Slim, una ventola da 120mm (Arctic Cooling), un waterblock nella parte terminale ed una pompa integrata nella stessa struttura.
La capacità dissipativa dell'Accelero Hybrid 7970 è di 320W e offre performance, teoriche, superiori fino al 200% rispetto al sistema reference, risultando 13 volte più silenzioso, secondo quanto riferito direttamente da Arctic Cooling. Per l'installazione, Arctic indica fino a quattro possibili configurazioni all'interno del case, a seconda della posizione del radiatore (fronte o retro) e del flusso d'aria generato dalla ventola da 120 mm (in immissione o estrazione).
In particolare l’Hybrid 7970 supporta le schede video HD 7970, HD 7950, HD 7870, HD 7850, HD 6970, HD 6950, HD 6870, HD 6850, HD 6790, HD 5870, HD 5850 e HD 5830. Questo modello, che coniuga la doppia azione della dissipazione a liquido e quella ad aria, è in grado di raffreddare anche i chip di memoria e la circuiteria di alimentazione, VRM, presente sul PCB, grazie alla ventola da 80mm preinstallata, e termoregolata.
Procediamo dunque ad una breve analisi strutturale:
Struttura
Se dovessimo solamente analizzare un prodotto a partire dalla capacità di dissipazione termica teorica, già sulla carta questo dissipatore sbaraglierebbe la concorrenza. Se vogliamo un confronto del genere potrebbe anche essere sleale, per via del fatto che la tipologia, non essendo a heatpipe, è diversa. Ma nel mercato dei sistemi di dissipazione, e come ogni altra cosa nella vita, contano le prestazioni (ed anche quanto dobbiamo sborsare al fine di averle a disposizione). Il dissipatore Hybrid è quindi un peso massimo, il top del top per tipologia, dato che ironia della sorte è anche l’unico modello in commercio per schede grafiche. In passato sono state immesse soluzioni proprietarie, tra cui le serie liquid Cooling di PNY, ma la versione di Arctic Cooling è la prima ad essere venduta separatamente nel mercato retail.
Il dissipatore, per chi non conoscesse questa categoria di modelli, ha un radiatore della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX; C’è da fare una precisazione però: bisogna fare attenzione alla piccola porzione superiore, che permette il passaggio delle tubazioni, perché potrebbe collidere con qualche elemento. Fate attenzione all’atto dell’analisi di compatibilità. Lo spessore del radiatore è di soli 27mm, rendendo l’installazione molto agevole, e potenzialmente interessante per via dell’utilizzo di configurazioni in Push/Pull, da preferire rispetto alla singola Push. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare. Quest’ultima, diversamente dalle soluzioni per CPU fin d’ora introdotte, ha una placca di ritenzione proprietaria e sui generis. La base del dissipatore, infatti, presenta uno spessore rialzato, che invece non è presente nella versione “HYBRID (non 7970)” compatibile con le schede video Nvidia ma non con la serie 7900 AMD.
La base di contatto funziona sia da waterblock che da pompa. Diversamente ad altre soluzioni della concorrenza, perlomeno nel mercato dei dissipatori per CPU, questo modello presenta notevoli punti a favore, che ne hanno reso possibile l’integrazione con le schede grafiche:
- Base di contatto proprietaria
- Lunghezza dei tubi molto elevata, ben 370mm
- Tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
- Ventola addizionale da 80mm per la dissipazione attiva dei VRM
Quest’ultimo aspetto è uno dei più interessanti, se vogliamo, perché uno dei problemi di queste soluzioni era proprio l’assenza di una progettazione tesa anche ad abbassare le temperature sui VRM, cosa che qui è stata conseguita con pieno successo, perlomeno alle frequenze stock; in overclock la situazione è problematica anche con sistemi migliori, quindi non fa testo. E’ questa la ragione per cui molti modelli di 7970 appartenenti alle seconde revisioni sono limitati in overclock, in quanto con voltaggi elevati, le temperature dei VRM salgono letteralmente alle stelle, con buona pace di avanzati sistemi di dissipazione.
L’assemblaggio è di alto livello, la struttura è solida e nient’affatto pesante e permette l’installazione di fino a due ventole da 120mm, anche se nel bundle ne viene fornita soltanto una. Le lamelle non sono eccessivamente spaziate, ciò implica una maggiore superficie dissipante, ma una maggiore resistenza all’attraversamento dell’aria. Il ridotto spessore del radiatore permette comunque un’ottima efficienza anche con ventole a bassi RPM. In fase di test abbiamo infatti rilevato temperature contenute anche a bassi regimi di rotazione, a patto di non scendere sotto i 750RPM perché sotto questa soglia non si riesce a dissipare il radiatore.
I tubi sono davvero realizzati con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità. Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono davvero eccellenti. Asetek ha fatto attenzione a questo particolare, scongiurando ogni possibile perdita di liquido all’interno del computer. Diversamente dai modelli usciti fin d’ora in commercio, Arctic Cooling ha seguito i consigli di numerose testate giornalistiche, tra cui anche la nostra, non preapplicando la pasta termica, che sebbene fosse stata comunque MX-4, tendeva ad avere una consistenza troppo marcata, ma soprattutto uno spessore inappropriato, sconsigliabile. Qualora doveste pulire queste superfici vi consigliamo caldamente l’acquisto dei composti Arctic Cooling Cleaner 1 e 2, che sono davvero utilissimi all’atto della pulizia delle superfici e dell’applicazione delle paste termiche.
La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. La base dell’Accelero Hybrid 7970 presenta un rialzo di pochi mm, che permette la piena compatibilità con la serie 7000 di AMD. Questo piccolo zoccolo non è invece presente con la precedente revisione “Hybrid”, compatibile anche con le soluzioni NVIDIA, da cui deriva la l’incompatibilità tra i differenti modelli. Non è presente nessuna curvatura della base di contatto.
L’obiettivo di questo dissipatore è quello di fornire un prodotto prestazionalmente eccezionale, ma ottenendo anche un profilo di funzionamento che faccia della silenziosità uno dei propri punti di forza. Si tratta, in pratica, del sogno di qualsiasi utente: massime prestazioni e rumore contenuto. Utopia? Lo scopriremo presto.
Ventole in dotazione
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%.
A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra CFM e portata in metri cubi orari (m^3/h) : misura in CFM / 0.589
Le ventole in bundle sono di buona qualità, lo scopo principale, come è solita fare Arctic Cooling, è ideare dissipatori molto potenti ed associarli a ventole dalla rumorosità complessiva molto contenuta quindi ovviamente anche in questo caso si è mantenuta questa filosofia di progettazione. La rumorosità complessiva è molto modesta e ricordiamo comunque che entrambe le ventole sono di natura PWM sono quindi termocontrollate, oppure impostabili manualmente dall’utente tramite appositi programmi di terze parti.