Il cuore del Corsair Force GT: SandForce SF-2281
I modelli presentati da Corsair al CEBIT 2011, tra cui anche il Corsair Force GT, sono caratterizzati dall'utilizzo di un chip SandForce di seconda generazione, che permette di usufruire del controller SATA III 6Gbps; nello specifico il Force GT monta un SandForce SF-2281. Tra le caratteristiche principali di questo nuovo controller vi è la possibilità di accedere contemporaneamente agli 8 moduli NAND Flash, ogni modulo ha capacità di 8GB.
Le celle di memoria NAND Flash presenti sul PCB del drive che andremo a recensire sono 16, divisi in due gruppi da 8, uno per lato del PCB. Le memorie, di tipo MLC (Multi Level Cell) hanno un processo produttivo da 25nm ed in totale riescono a fornire 120GB di capacità (8GB x 16 = 128GB). I restanti 8GB sono dedicati alla protezione del disco in caso di Flash Block errato. Le celle di memoria flash NAND sono certificate dall'ONFI (Open NAND Flash Interface), che semplifica l'interazione dei chip di memoria in ambito desktop. L'utilizzo di celle a 25nm se da un lato porta ad un aumento dello spazio dedicato all'Overprovisioning, ovvero lo spazio aggiuntivo dedicato per il rimpiazzo di una cella morta, dall'altro porta ad un leggero calo di vita dei chip che sono meno duraturi di quelli prodotti a 34nm. Avvalersi di 16 moduli di memoria NAND invece dei classici 8 (uno per canale) potrebbe sembrare uno svantaggio, ma in realtà, dato che le celle di memoria NAND impiegano un certo lasso di tempo per recuperare i dati, mentre una è impegnata nell'operazione di ricerca, l'altra può eseguire altre operazioni, in modo da saturare così il canale di comunicazione, intervenendo quindi in modo parallelo; ottimizzando in tal modo l'utilizzo del canale, si riscontrano prestazioni superiori sia in lettura che in scrittura. Grazie alle numerose tecnologie implementate dal controller SandForce di seconda generazione, la possibilità di perdita di dati per corruzione è praticamente nulla rispetto ai classici HDD.
Così come tutti gli altri SSD di ultima generazione anche il Corsair Force GT supporta la funzione TRIM e quindi il gap prestazionale che i primi modelli di SSD riscontravano con il passare del tempo durante le operazioni in scrittura ed in lettura è stato quasi azzerato.
La seconda generazione di controller SandForce migliora inoltre il numero di operazioni di Input/Output per secondo (IOPS) rispetto alle versioni precedenti dello stesso controller; nel modello da noi recensito si raggiungono le 85K IOPS. Oltre a questo, il controller SF-2281 supporta nativamente il Garbage Collection; questa funzione, indipendente dal sistema operativo al contrario della tecnologia TRIM, annota le aree di memoria non più allocate da un processo e le libera rendendole nuovamente disponibili. Nel caso dei controller SandForce, la funzione di Garbage Collection è stata denominata Recycling ed è stata implementata in modo da avere un minor impatto sulla resistenza nel tempo delle memorie flash. Altra caratteristica molto importante del controller SF-2281 è la suite di tecnologie denominata DuraClass (di cui SandForce è proprietaria esclusiva). Essa integra la funzionalità DuraWrite, la quale ottimizza il processo di scrittura sulle memorie flash, con effetto simile a quello del wear leveling.
Il controller SF-2281, come i precedenti, continua a supportare il RAISE (Redundant Array of Independent Silicon Elements) una funzionalità simile al RAID, ma che consente di aumentare l’integrità dei dati scritti e una migliore efficienza rispetto al RAID 1. Sfruttando il parallelismo dei chip gestiti dal controller, i dati vengono distribuiti su più chip, migliorando le prestazioni ed al contempo offrendo una protezione maggiore nel caso di perdita di blocchi di dati. Infatti, se i dati fossero immagazzinati contiguamente, diminuirebbe drasticamente la probabilità di poter correggere gli errori presenti in un blocco.