Sistema di prova e Metodologia di test
I test che abbiamo eseguito sulla MSI Z87 MPOWER MAX hanno lo scopo di verificare sia la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune e con le normali applicazioni uso ufficio, sia a verificarne la qualità e la competitività sul mercato oltre a valutarne la stabilità della stessa sotto stress avvalendoci della pratica dell’overclock. Per la rilevazione della temperatura sotto overclock ci avvarremo di una sonda e del termometro digitale della Voltcraft mod. K101 al fine di rilevare con estrema precisione anche la temperatura del dissipatore passivo della zona socket. In questo modo potremo verificare sia l’efficacia del sistema dissipante sia della componentistica in tema di erogazione stabile della tensione al processore. Riassumiamo quindi in tabella i componenti utilizzati per i test:
Dalla tabella abbiamo messo in comparazione i risultati ottenuti con altre motherboard giunte in redazione e recensite alla stessa maniera, e grazie al fatto che l’hardware è il medesimo possiamo compararne i risultati. Per rendere più interessanti i valori, abbiamo introdotto anche quelli di un modello di scheda madre della serie precedente, la GA-Z77X-UD4H i cui risultati sono stati ottenuti con una diversa classe di processore, l’ i7-3770K. Ovviamente per rispondere alla diversa tipologia di test e performance richieste dai test abbiamo utilizzato 2 tipi di kit di RAM, differenti sia per velocità che per prestazioni: Gskill Ripjaws-X il cui target a 1600MHz è pienamente compatibile con la frequenza di default del controller insito in Haswell, ed un kit costituito da 2 moduli DIMM Dominator Platinum 2133 della Corsair di modo che tale scelta non rappresentasse un collo di bottiglia per i test di overclock.
NOTA IMPORTANTE SULLE FREQUENZE DI TEST: Durante i test delle schede madri Haswell abbiamo rilevato un comportamento piuttosto anomalo nella gestione del Turbo da parte dei vari brand di schede madri. E’ bene precisare che ciò ha impatto solo con frequenze della CPU a default, mentre in overclock la frequenza dei core è stabilita dall’utente. Intel specifica che nel caso in cui solo 1 o 2 core sono attivi, la CPU ha disposizione 4 “bin” addizionali, ovvero il 4770K può operare ad una frequenza di 3,9 GHz. Tale frequenza scende rispettivamente a 3,8 e 3,7 GHz nel caso in cui siano attivi rispettivamente 3 o 4 core. Tra le schede madri testate, mentre la Gigabyte Z87-UD3H ha mostrato frequenze operativi stabili e in specifica, la ASUS Z87 Gryphon e la MSI Z87 MPOWER MAX hanno mostrato un comportamento fuori specifica. In particolare, il BIOS installato nel prodotto oggetto di questa recensione, versione 1.21B1, ha fatto registrare frequenze sotto carico pari a 3,9 GHz, indipendentemente dal numero di core attivi. Si tratta in effetti di un BIOS che possiamo equiparare ad un funzionamento “Overcloccato” del processore. Nei test finali di overclock e di consumo non abbiamo riscontrato nessun problema in quanto sono stati condotti ad una frequenza prestabilita, impostando i valori di frequenza/tensione manualmente, ma nei test generici come quelli multimediali con il processore a default, la funzionalità del turbo è risultata alterata. Trattandosi di un BIOS rilasciato soltanto per le redazioni, abbiamo deciso di effettuare i test ANCHE con il BIOS ufficiale disponibile per il download, al fine di mostrare al lettore quali sono gli effettivi risultati ottenibili con il sistema a default. Anche per la Z87 Gryphon ASUS ci ha messo a disposizione un BIOS non ufficiale “overclockato”. I risultati qui riportati fanno invece riferimento ad un BIOS ufficiale.