Ciao Mondo 3!

GIGABYTE Z77X-UD4H, l’overclock di vecchia scuola - Packaging e primo contatto

Indice articoli


 

Packaging e primo contatto

 

001  002

 

Si distingue chiaramente la caratteristica confezione che accomuna i prodotti Gigabyte, ossia il colore di fondo bianco che esalta maggiormente le tecnologie presenti su tutti i lati di cui vi abbiamo parlato nel precedente paragrafo. La scatola è come sempre molto resistente, essendo di cartone multistrato plastificato. Sull’etichetta si evince sia il model number sia la revisione, oltre al seriale che in quanto sample è stato omesso.

 

003  004

 

Il bundle della scheda è minimale, del resto non stiamo parlando di una top di gamma come lo è la G1 Sniper3 che abbiamo precedentemente recensito oppure la Z77X-UP7. Distinguiamo 4 cavi interni SATA, la manualistica in inglese con il CD-ROM dei driver e degli applicativi, la mascherina delle porte I/O ed infine un ponticello - NVIDIA SLI.

 

005

 

Il PCB della UD4H come anche i vari slot di espansione e le flange si presentano di colore scuro, facendo risaltare maggiormente le informazioni serigrafate sul PCB. La zona socket appare molto lineare e ben pulita nelle sue saldature, a tutto beneficio di un eventuale coibentazione. Se dividiamo in due con un’ipotetica linea di separazione la Z77X-UD4H come mostrata in foto, che ricordiamo come da specifiche risponde allo standard ATX, nella parte destra troviamo i componenti principali del sistema. Si distingue il socket LGA 1155 con intorno la circuiteria di alimentazione mentre sotto abbiamo i 4 slot dedicati ai moduli di RAM, alternati per colore (Dual Channel), certificati in OC fino alla frequenze DDR3-2800 ed in grado di supportare fino a 32GB di memoria.

 Sopra al socket abbiamo l’insieme di porte I/O. Viceversa, nella metà di sinistra, troviamo la connettività e quindi a parte la grossa flangia (più ornamentale che funzionale) che raffredda passivamente il chipset Z77.

 

028

 

Ma vediamo più da vicino cosa nasconde la Z77X-UD4H.          

      

009  010

 

Considerando la posizione della Z77X-UD4H rispetto alla totalità di 21 motherboard della serie 7 lanciate da Gigabyte e dalle caratteristiche ovviamente ben diverse, la scheda oggetto di questa recensione si colloca nella fascia media, sia per caratteristiche che per numero di slot di espansione e numero di porte di connessione. Pur non beneficiando dell’ultimo standard Ultra Durable 5 e priva delle innovative porte Tunderbolt, eredita comunque tutte le migliorie della serie che si è resa protagonista nelle diverse gare di overclock a livello mondiale. Oltre ad avere un PCB con uno strato doppio di rame (garantendo una migliore capacità di dissipazione del calore) ed una componentistica selezionata, beneficia della presenza di ben due integrati che hanno la funzione di controllare a livello digitale la potenza erogata alla CPU, alla Memoria/iGPU: IR3564A + IR3570A.

 

 

032  030

 

Da come si evince in foto e da specifica le fasi sono in totale 8 per la CPU, 2 per il VSA (System Agent Voltage) ed 1 per la iGPU. L’IR3564A è il controller principale in grado di controllare 4+1 fasi. Ulteriori chip IR3598 sono utilizzati per sdoppiare il segnale PWM, raddoppiando il numero di fasi controllabili (8 per la CPU + 2 per il VSA). Il controller IR3570A è probabilmente dedicato alle RAM e alla GPU. I mosfet utilizzati sono degli NTMFS4921N della On Semiconductors, due per ogni fase, uno per l’high side e l’altro per il low side, capaci di erogare quasi 60A. Hanno già dato prova in passato di grandi potenzialità sulla Z77X-UD3H, anch’essa molto apprezzata dagli overclocker. La Z77X-UD4H è pertanto la sua evoluzione, potenziata. Per le RAM e la GPU sono invece utilizzati tre mosfet, due K0393 e un K03B7 già visti per le fasi di alimentazione della G1.Sniper3.

L’area attorno al socket fa la felicità degli overclockers che non impiegano molto tempo per coibentarla dato che, condensatori allo stato solido a parte, non ci sono particolari problemi di spazio disponibile. In seguito ad una analisi più approfondita, non visibile in foto, possiamo dirvi che il design delle fasi è decisamente innovativo

 

007  008

 

L’insieme delle porte I/O della Z77X-UD4H è composto, partendo da sinistra, da un primo blocco PS2 e 2 porte USB 3.0. Il blocco successivo è relativo ai 2 connettori VGA/DVI per l’uscita del segnale video al monitor/TV. Proseguendo verso destra abbiamo il blocco comprendente le 2 porte per l’uscita del segnale video digitale, riconosciamo la porta DisplayPort e quella relativa allo standard HDMI rev. 1.3a. Sopra invece l’attacco per la porta ottica S/PDIF.

 

011  012

 

A ridosso di questo blocco, tra la flangia dissipatrice e il gruppo di porte I/O ci sono i 2 integrati della Asmedia ASM1442 che si occupano di convertire il flusso video digitale in uscita sulle porte DVI / HDMI effettuando un level shift del segnale. Proseguendo verso destra abbiamo altre 2 porte USB 3.0 e sotto, di colore rosso, 2 porte eSATA-600. Nel blocco successivo notiamo la porta Gigabit Ethernet RJ45 controllata dal chip Realtek RTL8111F, posizionato dietro di essa.

 

014

 

Sotto alla porta Ethernet, altre 2 porte USB 3.0. Queste porte sono gestite direttamente dal chipset Z77 e sono le uniche funzionanti prima dell’installazione dei driver VIA: tastiera e mouse andranno collegate su queste porte all’atto della prima installazione. Ricordiamo che il chipset Z77 supporta in totale 14 porte USB 2.0 ed 4 porte USB 3.0. La Z77X-UD4H consta di 6 porte USB 2.0 tramite i connettori situati lungo il perimetro a sinistra degli slot di espansione. Le 8 porte USB 3.0 sono suddivise in 6 che vediamo dall’immagine precedente, e le restanti 2 tramite un altro connettore presente sulla scheda madre. A gestire le 4 porte USB 3.0 in più è il controller VIA VL800:

 

013

 

Rimane all’appello il blocco di 6 attacchi adibito al flusso audio in entrata ed in uscita gestito dal chip Realtek ALC892 che supporta lo standard 7.1, quindi 8 canali più 2 indipendenti per lo streaming audio:

 

015  016

 

Lasciando l’insieme di porte I/O in macro la presenza del controller per la funzionalità del PCI, dato che il chipset Z77 ne è privo.

 

017

 

A garanzia di solidità anche sul lato software notiamo la presenza di due chip del bios, nel caso non si avviasse la scheda al boot per esempio per un’errata operazione di aggiornamento. Sulla destra scorgiamo anche il chipset Marvell 88SE9172 dedicato al controllo delle porta SATA ed eSATA 6Gb/s addizionali.

 

019

 

Partendo dall’alto il 1°, 3° ed il 4° sono slot PCI-Express 1x. Il 2° slot supporta lo standard PCI-Express 3.0, mentre il 5° ed il 7° sono altrettanti slot PCI-Express 16x a lunghezza intera. Il 6° slot è compatibile con il vecchio standard PCI. In sostanza la scheda supporta queste configurazioni: x16 / - / - oppure x8 / x8 / - oppure x8 / x4 / x4. Gli slot PCI-Express supportano entrambe le tecnologie NVDIA SLI e AMD CrossFireX. Online è stato segnalato qualche problema in merito al mancato riconoscimento di controller RAID LSI sullo PCI Express x4, pertanto vi invitiamo ad informarvi bene se siete interessati a questa feature.

 

006

 

Dall’analisi posteriore del PCB possiamo avere conferma del numero di connessioni elettriche dei vari slot PCI Express.

 

020

 

La parte sottostante è dedicata ai connettori I/O, per portare sullo chassis le restanti porte che andiamo ad elencare: F_Audio per replicare sullo chassis i connettori (supporta il flusso HD Audio). Proseguendo abbiamo il connettore S/PDIF Out, un attacco a 3pin SYS_FAN4 per la ventola e il connettore TPM (Trusted Platform Module Header) per inserire un circuito per la memorizzazione delle chiavi di crittografia al fine di aumentare la sicurezza del sistema.

 

021

 

Poi 3 connettori F_USB3, F_USB2 ed F_USB1 per un totale di 6 porte USB2.0 ed un’altra porta SYS_FAN3.

 

022

 

Terminando scorgiamo lo switch per effettuare il boot con il bios1 oppure il bios2. A seguire il connettore F_PANEL che replica tasti/spie di accensione e funzionamento sul frontalino dello chassis ed l’utilissimo display a 2 cifre per la diagnostica in fase di boot. E’ presente l’integrato ITEIT8728F per il controllo dei vari sensori ed un ulteriore attacco a 3pin SYS_FAN1. Appena sopra l’F_PANEL possiamo scorgere il connettore a 2pin per il reset delle informazioni memorizzate nella CMOS.

 

023

 

Il chipset Intel Z77 denominato come Platform Controller Hub (PCH) supporta due porte SATA-600 e quattro porte SATA-300. Le configurazioni RAID supportate sono la 0, 1, 5 e 10. Le 4 porte nere sono SATA-300 assieme alle 2 bianche SATA-600 servite dal chipset Z77, mentre le 2 grigie SATA-600 sono controllate dal sopracitato chip Marwell. Intelligente la dislocazione a 90° delle porte SATA rispetto al PCB della scheda madre in modo da non essere bloccate da un’eventuale presenza di VGA a lunghezza intera. Il connettore di alimentazione SATA, posizionato accanto alle porte bianche, non ha nulla a che vedere con la sezione di storage ma costituisce una fonte di alimentazione addizionale per le schede video tramite gli slot PCI Express in caso di overclock estremi.

 

024

 

In foto, il classico connettore di alimentazione ATX a 24 poli, più alla sua sinistra leggermente in alto il connettore F_USB30 per 2 porte USB 3.0.

 

025

 

I power-user apprezzeranno la presenza di punti per la misurazione delle tensioni tramite un multimetro. Oltre al pulsante di accensione sulla destra si trovano i pulsanti di reset (in basso) e di reset della CMOS.

 

026

 

In macro il connettore ausiliario di alimentazione della zona socket.

 

027

 

Chiaramente distinguibili per associazione di colore, le 2 coppie di slot che ospitano i moduli DIMM di memoria fino ad una frequenza in OC di 2800MHz.

 

Pubblicità


Corsair

Articoli Correlati - Sponsored Ads