Impressioni d’Uso

Dopo alcuni giorni di prova possiamo dire che le Attitude One Tunguska 7.1 si comportano davvero bene in tutti i più comuni casi di utilizzo, dall’ascolto di brani musicali, al gaming continuato, passando per la visione di qualche film. Le cuffie, seppur caratterizzate da un pedo di circa 400 grammi, non affaticano la testa anche dopo ore continuative merito dei soffici padiglioni e del rivestimento in gomma dell’arco. L’utilizzo di plastica ha permesso di ridurre il peso rispetto ad headset con numerosi inserti in metallo.

A livello di qualità sonora le Tunguska 7.1 suonano davvero bene e non abbiamo avuto problemi nel percepire i minimi rumori nei giochi o le varie sfumature di ogni brano ascoltato. Per testare le Tunguska in questo campo applicativo, siamo passati dal genere dance, a quello rock, passando per il pop e l’elettronica. Ogni brano ha avuto il giusto timbro e la giusta consistenza.

Merito va anche ai comodi ed avvolgenti padiglioni che permettono un buon isolamento acustico permettendoci così di immergerci nell’ascolto del nostro gruppo o cantante preferito o del nostro videogioco.

La scheda audio USB integrata non presenta rumori o disturbi di alcun tipo, il volume è elevato e non abbiamo mai sentito la necessità di alzarlo fino al massimo anzi in alcuni momenti abbiamo dovuto procedere ad abbasarlo. I bassi sono particolarmente enfatizzati senza andare a coprire le frequenze medio-alte, non sono cuffie cupe o ovattate, sono abbastanza bilanciate. Anche l'estensione delle cuffie ad alte frequenze è decisamente buona, tutto questo utilizzando l'equalizzatore standard; l'utente potrà ovviamente personalizzare le cuffie in base ai propri gusti.

Il microfono è di buona qualità ma spesso in conversazioni Team Speak o Skype l’interlocutore ha percepito qualche voce robotica o lontana. Sicuramente dovuta a momentanei problemi di perdita di informazioni. Nel complesso comunque si è comportato più che bene.

L'unico neo di questo headset è la mancanza di un LED di stato che confermi la reale disattivazione del microfono o meno. A nostro avviso è un “bug” minore gestibile da persona a persona.