Enermax ELC240: analisi strutturale
Dinanzi ad un prodotto del genere le aspettative sono certamente elevate ed essendo Enermax uno dei migliori marchi nel mercato, siamo curiosi di vedere come si comporta sul campo di battaglia; l’efficienza dei sistemi a liquido rispetto a quelli ad aria teoricamente è maggiore, per tutta una serie di discorsi che affronteremo a tempo debito in un articolo dedicato, già in lavorazione, però in questo caso sono presenti due ottime ventole, particolarmente potenti. Il feeling immediato dell’unità se vogliamo è un déjà-vu in quanto la struttura sembra essere identica ad uno dei vecchi pesi massimi, il Corsair H100. Le somiglianze ci sono, dal momento che la struttura è standard, tuttavia Enermax specifichi che sono presenti importanti differenze nel waterblock. In effetti, in luogo delle classiche soluzioni CoolIt e Asetek, Enermax ha scelto di collaborazione con Asia Vital Components (AVC), colosso cinese che dal 1991 opera nel settore della dissipazione termica.
E’ ormai da diverso tempo che stiamo assistendo ad un fiorire di soluzioni di questa tipologia, tra cui l’H100i appena recensito, il Thermaltake Water 2.0 Extreme, le varianti Cooler Master Eisberg ed i nuovissimi NZXT della serie Kraken (che esamineremo a breve) e quindi in questo settore comincia ad esserci una forte concorrenza. Anche Enermax ha cercato quindi di farsi largo in questo fortunato settore con un prodotto differente dalla concorrenza. Il dissipatore in questione è stato ideato per dissipare CPU dal consumo energetico ben superiore rispetto ai canonici 130W delle moderne CPU e come vedremo riuscirà ad essere molto competitivo.
Radiatore, superficie dissipante e tubazioni
Iniziamo l’analisi partendo dal radiatore. La struttura è lunga 240mm e quindi permette l’installazione di due ventole da 120mm in parallelo, mentre ne può ospitare fino a 4 ventole in molteplici configurazioni:
- 1x Push oppure 1x Pull
- 2x Push oppure 2x Pull
- 1x Push + 1xPull
- 1x Push + 2xPull oppure 2x Push + 1x Pull
- 2x Push + 2x Pull
Con questa categoria di radiatori, date le loro grandi dimensioni, sono possibili molte configurazioni; potrebbe sembrare scontato farlo presente ma all’atto pratico non lo è affatto in quanto per ragioni di compatibilità, potrebbe essere necessario addirittura fissare il radiatore solo mediante una ventola da 120mm, installandone altre due nella parte inferiore e quindi lasciando uno slot vuoto. Comunque sia sarebbe il caso che prima di procedere all’acquisto si verificasse correttamente la tolleranza dimensionale, laterale e per quanto concerne lo spessore. Sebbene la configurazione più utilizzata sia quella con due ventole sullo stesso lato (eventualmente in configurazione a 4 ventole Push/Pull), accettando un evitabile calo di prestazioni, sarebbe teoricamente possibile installare il radiatore in un case predisposto per una sola ventola da 120mm, ovviamente con opportuni accorgimenti per assicurarne la stabilità.
Similmente all’H100, che recensimmo in passato, un dissipatore del genere potrebbe anche essere montato in posizioni atipiche, ad esempio, con qualche inevitabile compromesso, anche in case del tutto non-convenzionali, come ad esempio un Silverstone Raven 3 nella porzione anteriore. Le tubazioni similmente all’H100 Corsair sono costruite con un materiale flessibile ma anche decisamente rigido, chiamato “FEP” (Etilene Fluorato di Propilene); grazie alla sua flessibilità, alla sua estrema resistenza agli attacchi chimici ed alla sua trasparenza ottica, insieme al PFA, viene solitamente usato per plastica e tubi da laboratorio che coinvolgono processi critici o altamente corrosivi. La superficie dissipante è molto elevata e quindi sarà in grado di reggere overclock molto sostenuti, con estrema facilità.
Waterblock, base di contatto e compatibilità con RAM ad elevato profilo
La struttura del corpo dissipante è classica, secondo lo standard AIO, la solidità strutturale è elevata, lo spessore delle alette standard, 0.1mm, e la spaziatura leggermente superiore alla media, 1.35mm. Nelle seguenti fotografie potete notare alcuni particolari della base di contatto e dei connettori associati ad essa:
Il waterblock, stando a quanto dichiarato da Enermax, presenta le seguenti caratteristiche, rapportate ad un waterblock tradizionale:
In seguito ad un attento studio di fluidodinamica, Enermax ha deciso, di introdurre delle scanalature ortogonali, ai microcanali del waterblock, al fine di migliorare il flusso attraverso lo stesso e di conseguenza lo scambio termico con la CPU.
La base presenta una superficie perfettamente planare, vi mostriamo delle fotografie dettagliate:
La compatibilità con RAM ad elevato profilo è massima, grazie al radiatore separato che non intralcia minimamente le RAM.
Ventilazione
Sono presenti due ventole Twister Bearing ED122512H-PD PWM, che abbiamo già avuto modo di provare in un nostro passato roundup di ventole da 120mm. I dati di targa potete trovarli nel capitolo delle specifiche tecniche ma sappiate che sono capaci di generare un forte flusso d’aerazione tangenziale, per via anche delle aperture laterali. Non sono adatte a convogliare l’aria, ma per un utilizzo con un radiatore SLIM sono decisamente valide.
La silenziosità se vogliamo non è un loro punto forte, per via del fatto che come RPM massimo sono impostabili a 2200RPM. Presentano uno switch direttamente sul motore che permette la regolazione della velocità secondo tre step sequenziali; purtroppo il posizionamento è infelice e sarebbe stato migliore qualora si fosse trovato lateralmente. Si fa fatica ad accedere allo switch, se non facendo ricorso a strumenti puntiformi, che però potrebbero incidere il PCB. Le performance sono elevate e lo sleeving è decisamente ottimo. Sono dotate di controller PWM. Vi mostriamo delle fotografie dettagliate:
Cosa possiamo aspettarci quindi da questo modello ? Performance quasi al top, silenziosità configurabile (ma rumoroso nel complesso), massima compatibilità anche con RAM ad elevato profilo.